Ultime novità in Ginecologia Oncologica
Moore K, Colombo N, Scambia G, et al.
N Engl J Med. 2018 Oct 21
A cura della Dottoressa Mariateresa Perri
Commento della Dottoressa Claudia Marchetti
Introduzione
Al giorno d’oggi la maggior parte delle pazienti con una diagnosi di carcinoma ovarico avanzato ha una recidiva entro 3 anni dopo il trattamento standard che consiste, attualmente, nella chirurgia citoriduttiva e chemioterapia a base di platino.
L’inibitore della Poli-ADP-ribosio polimerasi Olaparib in questo momento ha dei vantaggi dimostrati nel trattamento della recidiva di malattia platino-sensibile.
Tale farmaco è approvato come terapia di mantenimento orale negli Stati Uniti, UE, Giappone, Cina ed altri paesi per pazienti con mutazione del gene BRCA 1/2 e negli USA anche come monoterapia in pazienti con carcinoma ovarico avanzato che hanno ricevuto 3 o più linee di chemioterapia, indipendentemente dallo stato mutazionale del BRCA.
Tuttavia, sono ancora incerti i benefici di tale farmaco nel trattamento del tumore ovarico alla prima diagnosi come terapia di mantenimento.
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